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Fuga di Christine dai Mangiamorte

Ultimo Aggiornamento: 25/06/2008 21:59
25/06/2008 21:59


Christine [Giardino] ancora , e io aspetto che mi passi per la mente un pensiero diverso da te , un solo ed unico pensiero che mi renda questa lunga permanenza qui più piacevole di come lo è stata in questi ultimi giorni … >> Piccole parole pronunziate mentre passa la piuma sopra la carta oramai bagnata da qualche goccia , eh si perché quell’albero la ripara un po’ , ma non come sperava all’inizio . Ma d’altronde dove può andare lei che l’unico posto che la può isolare dal resto delle guardie è lì ? Qualche occhiata in giro per vedere se qualcuno la stava seguendo per poi riportare l’attenzione su uno dei due cani infernali , piccola occhiataccia per poi pronunziare sottovoce quasi come un pensiero << se l’altra sera non c’era il professore non saresti mica venuto dinanzi a me >> Sorrisetto quasi malefico per poi riportare l’attenzione sul foglio di pergamena . Indosso degli scarponcini oramai usati da tutti quei passi e sporchi di fango per via della pioggia , le longilinee e perfette gambe sono
Christine lasciate scoperte sino a sotto il ginocchio dove sopra vi è una gonna color nero che oramai bagnata si attacca alle cosce dandole un non so che di speciale , a coprir il di lei seno e la pancia vi è una maglietta color bianca che le copre solo un quarto di braccio perché è a maniche corte ed il che la fa ancor più soffrire perché stare lì da un po’ di tempo sotto la pioggia non fa sentire caldo . Testa bassa continua a rileggere quelle parole come se fossero la sua unica guida.

Lenny [prig-giard] [ammantato maschera mangiamorte, pelo nero] Avanza con passo calmo verso la prigione, nota con dispiacere che è vuota. Avrebbe volentieri preferito torturarla. Respira annusa, l'odore sembra arrivare da....sì il giardino. Indi si volta e sempre con le gelatine in mano, segue l'odore della Christine sino a giungere al giardino.Un sorriso malvagio al vederla lì.

Phoenix [Giardino]Un ragazzo..ecco chi cammina con leggero passo per il giardino protetto dalla pioggia da un incanto, i neri capelli sono chiusi in una coda alta tirata che mostra i neri occhi profondi...ciò che indossa sono dei vestiti neri ornati da arabeschi smeraldo che sembrano unirsi tutti nella parte sinistra del petto ove una spada argentata è ricamata avvolta dalle spire di due serpenti..cammina sereno tenendo un libro tra le mni coperte da guanti di seta...legge non curandosi di ciò che lo circonda, talvolta ad un tono di voce abbastanza alto snocciola i nomi di pozioni e di ingredienti...ciò che agli occhi appare è un serpeverde dell'ultimo anno..cosa in quel luogo ci faccia nons i sa, chi sia..forse solo lui lo sa anche se in quelle giornate in cui i poteri venivano meno per concedere al corpo riposo dalla pressante morsa oscura..nemmeno lui potea sapere chi fosse...

Christine [Giardino] Ancora assorta totalmente nei di lei pensieri non si accorge che qualcuno la sta scrutando dall’Atrio della Porta , in quel momento il suo unico pensiero è Roy . è da un mese e più forse che lo cerca lo vuole e lo brama . Or sconsolata porta indietro la testa e nel riportarla alla sua normale posizione nota un ragazzo ammantato mascherato e Peloso sulle mani , forse porta la maschera per nascondersi da tutti quei peli oppure solo perché non vuole smascherare la sua identità . A quella vista la ragazza sgrana le iridi per poi pronunziare << Chi sei ? >> Piccola pausa per poi continuare << Vieni avanti >> Oramai poteva insultare , dare del tu , accusare tutte le persone che voleva perché nessuno la poteva contraddire e anche se fosse così e la assassinerebbe a lei non gliene importa nulla perché non ha nulla da perdere . Or la ragazza si alza in piedi per poi pulirsi la gonna e avanzare sotto la pioggia , i di lei capelli oramai si sono attaccati al di lei cuoio capelluto ,

Christine la maglietta è completamente bagnata , niente e nessuno la può fermare . ancora qualche lento e sensuale passo per poi ritrovarsi di fronte alla figura del Mangiamorte , lo scruta per poi attendere una risposta da lui . Il foglio di pergamena è lasciato sotto l’albero a bagnarsi , oramai non gliene importa niente di quelle poche parole scritte così alla svelta , se l’è imparate a memoria per le tante volte che le ha rilette , sorride ora ma non è un sorriso amichevole ma quasi persuasivo e maligno , le iridi or si assottigliano e la bocca si allarga in una risata diabolica . Un’altra decina di giorni lì dentro e sarebbe diventata completamente pazza , sorride ora per poi pronunziare << Scherzavo >> eh si , la fanciulla non si potrebbe mai permettere di pensare malvagio o cose del Genere , sorride ora quasi in modo divino per poi attendere .

Ashalind [entrata ministero] La pioggia le aveva già inzuppato i vestiti ed i capelli, lasciati liberi di bagnarsi sulla schiena quando la sacerdotessa arriva finalmente in vista dei battenti del ministero. Non ha paura, nulla attraversa il di lei animo se non la cocente senzazione che dalla mattina provava resa ancora più intenza dalla seduta alle acque della profezia del pomeriggio che le avrebbero dovuto schiarire i pensieri. Un grido le era venuto da qualcuno che il ministero conosceva. Le due guardie di irrigidiscono e uniscono le alabarde impedendole il passaggio. La donna in silenzio non fà altro che fissarle seria sentendo ancora la pioggia cadere ed intravederndo il giardino dietro di loro.

Lenny [giardino] Dentro la maschera il viso effettua diverse smorfia di piacere nel norare la tristezza della ragazza. Molte volte l'aveva vista a scuola e forse una ci aveva parlato. Il pacco di caramelle viene riposto nella tasca del mantello. Dalla maschera ornata escono delle parole metalliche dovute alla maschera. . Gli occhi sono gialli ed in mezzo una strisca nera, delineando l'iride felina. Tutto quello che vuole adesso è dare fastidio incutere il dubbio. La sua operazione è già iniziata con Roy, continuerà con Christine e riuscirà a trovare una falla per sconfiggere i ribelli. La sua attenzione viene spostata dalla ragazza a causa degli odori percepiti. Ecco l'oscuro è nei paraggi. Finalmente lo poteva vedere e parlargli.

Phoenix [giardino]Nelle condizioni in cui era forse solo i suoi accoliti l'acrebbero riconosciuto poichè sapevano come era da giovane, già diverse volte era stato costretto a regredire in quello stato per permettere alla magia di ricaricarsi, il giovane chiude il libro or notando due presenze..entrambe conosciute, ma solo una alla mente del ragazzo, Lenny, giunge come conosciuta...doveva ancora trovare una pozione in grado di renderlo capace di controllare quelle trasformazioni obbligate, chissà forse un giorno avrebbe trovato la soluzione..le nere iridi fredde passano dalla ragazzina al conosciuto adepto prima di posarsi su una dama all'entrata ..fu semplice riportare alla mente il momento in cui la incontrò..al lago...

Christine [Giardino] Rimane nella di lei posizione per poi udire qualcosa pronunziato dal ragazzo , inarca un sopracciglio per poi pronunziare a sua volta << Roy ? >> Lo osserva meglio per poi negare con la testa e continuare << Nono , impossibile . E allora che vuol dire Il Compagno . >> Pronunzia solamente per poi sorridere nel cenno di qualche altra azione compiuta dal ragazzo . Or si guarda attorno , la pioggia cade ancora su di essa sporcandole i vestiti e bagnandoli , piccola occhiata al foglio oramai zuppo per poi posare lo sguardo su una donna , un lento e soffermato sguardo per poi compiere qualche passo vers’ella , non aveva mai visto prima ad ora una persona che le suscitava un’emozione così nel cuore , ma come se il fato comandasse le azioni della giovine porta lo sguardo su un altro ragazzo , Phoenix , qualche piccolo particolare lo distingue dalle altre persone come una persona che aveva già conosciuto in passato ma non ci fa caso riportando l’attenzione sul giovane mangiamorte.

Ashalind [entrata] Qualcosa le colpisce is ensi come una frustata, la reazione della sacerdotessa è immediata quando sente la fonte dello squarcio improvviso nei sensi. Guarda innanzi e non ha bisogno di vedere con gli occhi per sapere che era Phoenix a sapere che lì lei era, e forse rammentava anche chi fosse. Squote il capo la sacerdotessa più e piùvolte come a scacciare ciò che le faceva tanto dolere la testa, le mani porta ai lati del volto, finchè il fastidio diventa insopportabile.La testa indietro getta inspirando forte per poi urlare con quanto fiato ha in gola "Phoeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeniiiiiiiiiixxx!" sotto lo sguardo delle due guardie.Il grido che echeggerà finirà per risultare tanto stridulo da fendere i timpani.

Lenny [giardino] Guarda nel vuoto, cercando di vedere il suo signore, da molto gli mancava e voleva avere gli ordini fare rapporto. Però più lo cerca e più non lo trova. Solo una figura, diversa con un libro in mano. Chi sarà quel tizio? Un attimo di attenzione in più per riconoscere almeno i lineamenti e l'espressione. Non può essere lui. Continua a ripetersi nella sua mente. Però l'olfatto viene guidato verso di lui e gli occhi di Phoenix rivelano la propria identità. L'animagus ascolta l'istinto e ciò gli dice che è lì il suo signore. Si volta a vedere Ashalind mai vista che vuole qui nel covo dei mangiamorte. Forse è stato un errore andare lì con la maschera. Non poteva prevedere un così tale affollamento.Christine gli pone la domanda del suo ragazzo Roy. la voce esce dalla maschera metallicamente accompagnato ad un ghigno malefico. Indietreggia di un passo,ha bisogno di parlare con l'oscuro

Lenny [giardino] un urlo stridulo e fastidioso gli penetra nei timpani. L'udito fine dell'animagus non può sopportare una voce così acuta. Le mani si portano alle orecchie per proteggerle anche se a poco serve. Piccoli lamenti di dolore escono dalla maschera.

Phoenix [giardino]Qualcuno lo cahiama..come non poteva essere quella impulsiva sacerdotessa...la ricordava anche troppo bene e lei conosceva il suo segreto, la luna che appena tra le nuvole si intravvede illumina con i suoi freddi raggi il pallido volto del giovine che or un cenno fa alle guardie"LAsciatela passare.."voce suadente, quasi melinflua...ciò che un tempo era ora è, quando ancora Jean era viva..quando ancora lui e Peter ra due temuti compagni di scorribande..quando ancora non era morto..i passi si succedono lenti, ma decisi per incontrare a metà strada la donna, sotto il destro braccio il libro è or tenuto...

Christine [Giardino] Or silente nelle sue movenze sta lì ad ascoltare il discorso di Lenny , appena finito la ragazza sta ferma pochi istanti per poi pronunziare << Immaginavo. >> Piccola pausa giusto per abbassare il capo in segno di tristezza per poi continuare << Quindi tu lo conosci .. Levati quella maschera e dimmi chi sei >> Pronunzia verso l’animagus in attesa che lui facci quello appena pronunziato da lei . La pioggia incessante continuava a scendere tramite goccioline fine , oramai le lacrime che rigavano il volto della ragazza erano sparite , ora era rimasto solo il segno di esse . Tutto trascorreva lentamente e tranquillamente sino a che un urlo le trapassa il timpano , sembra una voce femminile che urla un nome , un nome oscuro : “ Phoenix. “ . A quelle parole la ragazza sgrana nuovamente le iridi per poi fissare in volto la mittente di quel nome , è la donna che aveva visto prima ; ma cosa ci faceva lì ? . Or nota che il suo sguardo è rivolto verso il ragazzo sulla soglia del Ministero ;

Christine a sua volta lo sguardo della ragazza si posa su di lui << No , non può essere lui >> Si ripete fra se e se la ragazza , silente lo sguardo che s’avvede della risposta del ragazzo che va incontro alla Sacerdotessa << Phoenix ! >> Urla non sprecando tutta la voce che possiede << Sei tu ? >> Domanda retorica perché quei lineamenti in fondo in fondo non si sbagliavano . Or sorride alla vista della donna che a quel gesto sembra felice e di conseguenza fa sentire felice anche lei . No , non deve pensare a lui e così si volta nuovamente verso l’Animagus nonché Mangiamorte per poi Ri pronunziare << Ti vuoi decidere a dirmi chi sei ? >> Ennesima occhiata a Phoenix per poi continuare << Ma tu lo conosci quello ? , se è il Phoenix che dico io allora mi perseguita . Secondo me è un Maniaco .. >> Pronunzia verso l’animagus con tono serio ; quel professore la stava veramente mettendo con le spalle al muro . Silente ora l’unico pensiero che la fa star bene è Roy e così cerca in tutti i modi di
Christine pensare a lui , pochi attimi dopo sorride.

Lenny [giardino] Dolore, viene provocato alle orecchie, che tanto è da fare scendere una piccola lacrima, che si consumma sul viso nascosto dalla maschera. L'istinto è togliersela, ma troppi sono lì a vedere e finchè l'oscuro non gli dirà che può toglierla non lo farà. Sembra che Ashalind gli abbia rubato il numero. Ricorda che i suoi genitori che tanto adoravano i babbani, lo hanno portato in una macelleria, che nome buffo. Lì per prendere del cibo dovevano prendere un pezzo di carta. Un momento per tranquillizzare l'udito. sottovoce viene detto "Maledetta donna, che voce odiosa". Portandosi davanti a christine, , parole che seppur cattive sono veritiere. Pochi giorni fa lo aveva messo alla prova al paiolo. Ma nulla. Uno sguardo all'oscuro, ancora una volta il suo istinto aveva ragione. Ottimo i suoi allenamenti stanno portando i frutti.

Ashalind [entrata corridoio] A fatica riprende il controllo, solo che attorno non sente più nulla, alcun rumore, nemmeno i passi che vede fare ad un ragazzino verso di lei, o le alabarde che si aprono per lasciarla passare mentre le labbra del ragazzino si muovevano come ad indicare che era da lui l'ordine di riceverla anzichè scacciarla. Veloce e sicura si muove verso di lui, andandogli in contro fino a gettarglisi innanzi piegando la testa in avanti ed inspirando forte. Le mani porta ad afferrare le spalle del ragazzino con ferrea presa, non mani di donna giovane bensi di megera vecchia e nodosa,. Il volto che mostra al ragazzino alzandolo è privo di iridi, solo due sfere vuote al posto degli occhi. La voce che da lei si sprigiona è arrochita e profonda, non umana come se a parlare fosse altra. Stringe ancora la presa, com per aggrapparsi al ragazzo e profera con voce d'oltretomba "Perchè se la megera madre di tutti hai accettato in te gridi tanto forte da straziarmi?" quindi prende il >>
Ashalind >>respiro, con la fatica che solo un vecchio porterebbe.

Phoenix [giardino]Non si scompone il giovane al parlare di Christine, nemmeno la considera forse..la donna appena viene fatta passa parla...cose senza senso vengono dette, ma neanche a questo lui scompone..rimane immobile fissando con fredde iridi la sacerdotessa..quindi con la mancina guantata scosta da sè le mani della donna facendo un passo indietro"Non toccatemi!"esclama soffiando le parole tra i denti allo stesso modo che i gatti fanno per intimidire il nemico, quindi ricomponendosi le braccia incrocia sul petto"...voi siete pazza milady, non ho la più pallida idea di cosa voi stiate dicendo..forse non avreid ovuto soccorrervi allora, ma lasciarvi al lago..."

Christine [Giardino ] Or osserva attentamente l’Animagus che sembra piangere , ma non no è sicura perché non ha osservato molto bene e quindi non ne può essere certa . Qualche istante per poi udire alcune parole pronunziate dal ragazzo “ … Io ho provato a dirgli che doveva muoversi ma sembra che non gli freghi nulla di te. … “ Parole che le danno una forte coltellata al cuore , al sentirle la ragazza china il capo e dopo qualche istante una lacrima le riga il viso con il susseguirsi delle altre . Lui , che un mese fa la baciava e le sussurrava parole dolci nell’orecchio , Lui l’unica persona in grado di consolarla , Lui era per l’appunto l’unica persona che la conosceva e l’unica persona che la ragazza abbia conosciuto a fondo , Lui e solamente lui .. No , non poteva tradirla così .. Or alza il capo sino a guardare il Mangiamorte nelle iridi per poi pronunziare con voce triste << Non è vero , stai mentendo >> Piccola pausa per poi proseguire << Nooo Non è vero stai delirando >> Conclude qui la frase

Christine Conclude qui la frase per poi voltarsi opposto a lui e iniziare a correre sotto il “ suo “ Albero , la carta oramai era completamente bagnata ma ancora qualcosa si leggeva , una piccola occhiataccia alla carte per poi strapparla e urlare questa volta con tutte la sua voce << Noooooooooo ! Non può essere >> Pronunziato questo or si butta per terra non curandosi dei vestiti oramai sporchi di fango per poi appoggiarsi al suolo . Or sembra morta , nessun cenno di vita viene azionato dalle arti della ragazza . Solo un lieve lamento , la pioggia or incrociante le riga il viso . Se la si guarda da fuori sembra un dramma perfetto , ma la cosa brutta è che lei non sta affatto recitando .. Non se ne cura di Phoenix mentre prima sembrava interessata alla Ragazza .

Lenny [giardino] Le iridi felini osservano attentamente il comportamente dell'oscuro. Un sorriso compiaciuto nascosto dalla copertura malefica d'orata. Pensa, è sempre bello non essere riconosciuti, risate silenzione attuate solo nella sua mente malvagia. La cosa può farsi interessante. Vi sta bene donna così imparì a rubarmi il numero, ti rendi conto che sono mesi che lo attendo ? Tutte frasi dette nella sua mente e proferite. Indi attende con pazienza di potergli parlare, ma intanto perchè non occupare tempo a torturare la debole mente innamorata di christine. Anche lui è o era innamorato di Kassidy, ma orma è troppo tempo che è lontana povero il suo cuore sta diventando freddo se non fosse per una persona degna di fiducia e stima. La reazione di christine è più bella del previsto. Sorride, seguendola con passo calmo verso l'albero. Si china verso la ragazza. una

Lenny [giardino] pausa nel suo discorso . Ora infila la mano in tasca afferrando la scatola di caramelle senza estralra fuori.

Ashalind [entrata corridoio] Forse che le forze la stavano abbandonando, ma quando la presa di lei viene rimossa il fastidio di nuovo torna matellante, mentre ritorna al suo abituale aspetto, almeno per chi la guarda. Lentamente si risquote tornando a pensare lucidamente appoggiandosi ad una mano, e anche la voce torna quella di prima. "Io ti sento, come se Morte infetasse anche me!" quindi un sorrisetto le piega le labbra mentre fissa qualcosa del ragazzo che gli altri non vedrebbero mai e la sua mente echeggia verso la figura senza parlare <>.Era la stessa aura che emanavano i morti periti in violenza non saziati dalla morte stessa.

Phoenix [giardino]Due passi il ragazzo fa indietro ancora, la mancina si posa sulla tempia sinistra seguita dalla destrosa, il libro cade a terra"Lo so..lo so.."sussurra"..và fatto..si.."immbole rimane per un istante, ora ride..inizialmente è solo un normale riso che poi si trasforma in risata che non nasconde la pazzia che la ente stava avviluppando, "lei" stava tornando..di nuovo le nere iridi mutano prendendo il giallo colore di quelle feline della pantera"Si..và fatto.."ripete con un ghigno maligno dipinto sul viso, si avvicina alla ragazizna distesaa grandi passi afferrandola per i capelli...ora la bacchetta prenderà dal manto puntandole la bacchetta sulla fronte..movimenti rapidi sono stati fatti, quasi imrpevedibili...ella è tornata e forse la sacerdotessa riuscirà ad avvertirlo, glia ltri solo una fredda cappa sentiranno gravare sulle spalle...

Christine [Giardino] Rimane immobile sdraiata sul Prato verde oramai sporco qua e là di fango nonché terra . Ode dei passi in lontananza ma non vuole girarsi a vedere chi è anche perché arriva lui di sua spontanea volontà e sembra mettere zizzania sul rapporto fra lei e Roy , ennesima occhiataccia per poi pronunziare << Ti ci metti anche tu a perseguitarmi ? No , non mi basta Phoenix ci si metta anche lui ! >> Pronunzia in direzione di Lenny per poi alzarsi e dirigersi verso Ashalind , ora l’unica persona Normale in quell’ambiente era lei e così dopo pochissimi passi eccola di fronte a lei , sorride per poi pronunziare << Smettila di vaneggiare >> Parole senza senso ma almeno sono parole che aiutano ad iniziare un discorso fra lei e la Sacerdotessa . Mentre si dirige verso la Sacerdotessa Phoenix pare prenderla per i capelli << Aiaaaaah !!! >> Piccola pausa per poi pronunziare << Lasciami ! >> Pronunzia or svenendo dalla paura o dalle circostanze . << … >> Silente or sta fra le mani del ragazzo.

Lenny [giardino] L'udito lo invita prestare attenzione a ciò che accade all'oscuro,sembra che la donna con lui non sia una semplice. Avrà dei poteri magici ? Forse è meglio tenere d'occhio entrambi. Quindi di tanto in tanto volta lo sguardo su loro due e su ciò che gli accade intorno. Christine gli risponde rifiutando il suo aiuto. In men che non si dica Phoenix si scaraventa su di lei prendendola per i capelli, gli viene puntato il catalizzatore alla fronte. Forse la ucciderà? Si alza e si dirige silenziosamente verso Ashalind Phoenix e Christine. Non è tuttavia d'accordo con la decisione, potrebbe essere utile scambiarla per ottenere informazione sui ribelli. Indi per il momento è saggio osservare.

Ashalind [entrata corridoio] Sbalordita per le parole che il ragazo pronunzia, a metà come se rispondesse ad un dialogo proprio anzichè a qualcuno in carne ed ossa. Una bambina sentita prima ma no vista viene afferrata in malo modo. La donna non perde secondi preziosi e sfodera la bacchetta puntandola dritta verso Phoenix e castando a voce alta "Stupeficium!" tutto d'un fiato fissandolo con le iridi ritornate blu, non tanto per colpirlo quanto per stordirlo e allontanarlo dalla ragazzina.

Phoenix [giardino]"Avada.."l'incanto viene iniziato, sulle labbra germoglia, ma subito uno nuovo lo sostituisce"..oblivion.."sibilato tra i denti con grande sforzo, la ragazzina non ricordà nulla..nemmeno della sua condizione di mannaro, era ciò che voleva infondo..ora la lascia a terra..pare combattutto..tra l'agire nuovaente e lo star fermo"Portatela via.."sibila alla sacerdotessa, quindi due passi fa verso l'atrio, ghigna ora"..perchè questa sarà la mia unica indulgenza.."è morte ora a parlare..

Lenny [giardino] La situazione si sta scaldando, la donna lì davanti a phoenix sfodera la bacchetta e senza nemmeno pensarci due volte casta l'intanto per stordirlo. Estrae la bacchetta e la punta verso Ashalind, come a protezione dell'oscuro. Tuttavia non esce alcun incanto nemico dal catalizzato della sacerdotessa. Nessuna parola, solamente protezione verso l'oscuro. Finalmente lo riconosce con quella fantastica frase "Questa sarà la mia unica indulgenza"La bacchetta continua ad essere puntata contro il nemico.

Ashalind [entrata corridoio] Un'indulgenza, una tregua o comunque la chiamasse poteva andarle bene. Avrebbe avuto molte altre occasioni di parlare con la sigora di tutti gli inizi. L'incanto va a vuoto ma la reazione infastidita dell'Oscuro le permette di raccogliere la bambina svenuta e agitare la bacchetta scomparendo con lei nel turbinio della smaterializazione.

Phoenix [Giardino]"Domani Lenny dovremmo accogliere alcuni mangiamorte tra le nostre file..preparati, perchè li esaminerai tu.."ultimeparole vengono dette prima di scomparire in una densa nube nera..tutto era inizito ora..o forse era solo la chiusura di un capitolo? Bene e male si erano incontrati nuovamente..la vita...e la morte..

Lenny [giardino] Un ghigno, nel vederla scomparire, or si volta portando la bacchetta al proprio posto nella tunica. Lo osserva ha bisogno di parlargli, di far rapporto dopo molti mesi. Si volta verso di lui, s'inginocchia. Quando sente le belle parole. Esaminerò io mio signore ? parole decise con un pizzico di paura. La prima volta. Sorride malignamente mentre svanisce. Si alza estraendo le caramelle dalla tasca. Si toglie la maschera nascondendola sotto il mantello ed inizia mangiare i dolcimi. Intando il pelo diminuisce e gli tornano ad essere di nuovo verdi. Assumendo il solito aspetto di Lenny.
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